NOTIZIE SUL PRODOTTO
La coltura dell’olivo è tipica di tutta l’area del bacino del Mediterraneo. In molte zone collinari e montane della Campania la coltura costituisce la migliore occasione di valorizzazione delle risorse ambientali. La superficie regionale destinata alla coltivazione dell’olivo ammonta a circa 62.626 ha di cui oltre il 50% nella sola provincia di Salerno per una produzione che copre oltre il 40% delle 290.000 tonnellate di olio campano.
L’olivicultura risulta concentrata per il 20% nel Cilento e in aree collinari e interne, dove l’olio delle colline salernitante (compreso Roccadaspide) forniscono un olio di qualità superiore sia per qualità che per quantità
I processi di raccolta e di lavorazione, forniscono un olio extravergine che non ha pari al mondo.
UTILIZZAZIONE E VALORE ALIMENTARE
L’olio di oliva extravergine è un prodotto di indiscusso valore nutrizionale a seguito della composizione chimica e delle caratteristiche organolettiche. Piante di notevole vigore, grossa taglia e molto produttive offrono una materia prima ricca di preziose qualità organolettiche, quale l’alta percentuale di acido oleico, di vitamine e di grassi estremamente digeribili. L’utilizzazione è poi delle più varie, da crudo a fritto e bollito, una vera e propria colonna portante della ricca Dieta Mediterranea.
LA PRODUZIONE
L’olio extravergine di oliva viene estratto per semplice molitura delle olive, ossia con l’esclusivo utilizzo di mezzi fisici quali la frangitura, la spremitura e la separazione. Dalla la molitura, mediante estrazione discontinua per pressione, si ottiene così l’olio-mosto che per centrifugazione si trasforma in olio d’oliva. Detto olio, se caratterizzato dalla presenza di acidità massima dell’1% ed un punteggio organolettico pari o superiore a 6,5 prende la dicitura di extravergine.